La storia di Sciacca
Sciacca ha una storia antichissima.
Per la sua posizione strategica nel mediterraneo Sciacca venne frequentata dai Greci e con i Romani fu conosciuta come Thermae Selinuntinae perchè ne apprezzavano le acque sulfuree curative presenti sul territorio e soprattutto perchè strategiacamente era il punto migliore per combattere la civiltà carteginese.
Con gli arabi Sciacca divenne Al- saqqah ovvero “spaccatura” anche se l’ipotesi più attendibile è il riferimento al culto del dio siriano “Shai al Quaaum”.
Durante questo periodo la città divenne una potenza economica e crebbe con la dominazione normanna.
Il periodo di massimo splendore fu quando Sciacca passò a Giulietta, figlia del conte Ruggero che le concesse il feudo. In questo periodo vengono costruite le mura fortificate della città, i bastioni, i castelli, numerosissime chiese e soprattuto ricche e nobili famiglie del nord si trasferiscono a Sciacca dove costruiscono i loro palazzi e ne apprezzano il clima e le acque termali.

Furono intensificati i commerci con le repubbliche marinare di Genova, Pisa e Venezia.
Morta Giulietta la città passo nuovamente al demanio regio e Sciacca visse un periodo di decadenza dovuto principalmente alla lotta sanguinaria tra due nobili famiglie, i Luna e i Perollo, che si contesero il territorio coinvolgendo tutte le altre famiglie del luogo e provocando la decimazione della popolazione.
Seguirono le dominazioni Spagnola e Austriaca fino a quando in Sicilia arrivarono i Borboni. Garibaldi aveva scelto come luogo dello sbarco dei Mille proprio Sciacca, ma la presenza delle navi borboniche nelle acque del territorio fece cambiare la destinazione a Marsala. Dopo la seconda guerra mondiale Sciacca seguì le sorti dell’isola.
Oggi Sciacca è un paese di circa 40.000 anime che vive soprattutto di turismo, pesca e aritigianato.