Un quadro del pittore saccense è stato donato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 204esimo anniversario della fondazione del corpo della Polizia Penitenziaria
di Marco Russo
CDal dramma dei migranti ai reclusi nelle carceri.
L’opera di Franco Accursio Gulino, poliedrico artista di Sciacca da sempre sensibile alle vite nomadi, irregolari e di passaggio, racconta storie di trasformazioni e rinascite (ve ne abbiamo parlato qui). Accade così che un quadro che porta lo stesso nome di una mostra di qualche anno fa, dedicata ai migranti e allestita allo Steri di Palermo, sia stato consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dalle mani di Dino Petralia, il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria italiana.
È il riconoscimento attribuito ieri all’artista saccense, in occasione del 204esimo anniversario della fondazione del corpo della Polizia Penitenziaria. L’opera “Passano all’asta i sogni” è stata selezionata dal comitato scientifico del Quirinale per la ricorrenza del 75esimo anniversario della fondazione della Repubblica e adesso resterà esposta per sempre al Quirinale.
È un quadro astratto – precisa Gulino – citazione di una mostra sulle carceri e sui migranti che avevo fatto a Palermo qualche tempo fa. Mi occupo da 40 anni di transumanze umane e anche in questo caso, mi è sembrato opportuno affrontare questo tema così delicato come quello delle carceri. Sono felice di questo riconoscimento e sinceramente non me lo aspettavo – prosegue l’artista – soprattutto perché in questi anni ho sempre cercato di lavorare fuori dai riflettori, dunque una cosa del genere mi sorprende davvero”.
Ha salutato con gioia la notizia del riconoscimento anche il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti. “Fieri e felici per un nostro grande artista, figlio della città di Sciacca – ha commentato – . Una notizia che come concittadini ci rende orgogliosi. L’arte di Franco Accursio Gulino, di un artista saccense, viene scelta per entrare e rimanere permanentemente nella massima istituzione italiana. E non è cosa da tutti, ma solo dei grandi. Siamo fieri del suo talento, della sua prolifica e geniale attività artistica e felici che la sua arte venga riconosciuta pubblicamente ai più alti livelli”.