LE VIE DEI TESORI, Festival di primavera a SCIACCA
Un’isola che emerge come per magia e scompare beffando i potenti FerdinanDea: 3 weekend, un videomapping in notturna di Odd Agency,
la mostra di Gulino nello Spasimo ritrovato e un museo diffuso in 12 luoghi.
Si scoprirà Sciacca dall’alto, su un aereo biposto e dal mare, navigando lungo la costa e immergendosi sul vulcano sommerso.
Tante passeggiate e esperienze: dalla pesca di notte con le lampare, al giro in Apecar, ai laboratori dei ceramisti e dei corallari.
Tre weekend | 26 marzo > 10 aprile
SCIACCA. Luglio 1831, a 16 miglia da Sciacca, una colonna di fumo sembra uscire dal mare: come per magia, di lì a pochi giorni, emerse un lembo di terra,
figlia di lapilli e ceneri eruttati dal vulcano Empedocle, che ancora sonnecchia nei fondali. Ma le potenze straniere mirano a quei quattro chilometri quadrati
strategici per le rotte nel Mediterraneo; prima gli Inglesi, poi i Francesi, poi re Ferdinando II di Borbone, tutti rivendicano il possesso dell’isola che il sovrano
chiama Ferdinandea. Si è prossimi alla guerra ma Ferdinandea sembra avere un’anima, non ci sta a diventare merce di scambio e si inabissa, beffando i
contendenti, ma restando per sempre simbolo di libertà e di pace – quanto mai attuale oggi -, ma anche di natura possente che non si piega all’uomo; oltre a far
nascere quel patrimonio immenso che sono i coralli di Sciacca riemersi dagli abissi con l’eruzione.
Ma è da qui che nasce FerdinanDea, il nuovo progetto delle Vie dei Tesori che quest’anno organizza a Sciacca una preziosa edizione primaverile del suoFestival: tre weekend alla scoperta della città fra visite ai luoghi, narrazioni, tour, pesca notturna, mostre, visite ai laboratori del corallo. E un videomapping
in notturna nell’atrio del Museo del mare, firmato da Odd Agency, reduce dal successo di Anima Mundi all’Orto Botanico di Palermo, visitabile ogni giorno
dall’1 al 10 aprile (non solo nel weekend), dalle 19.30 a mezzanotte. Tutto declinato sul mito dell’isola “che (non) c’è”, o “isola pensante” come invece la
dipinge da trent’anni Franco Accursio Gulino che esporrà, nello Spasimo ritrovato, una mostra che è una summa del suo lavoro e che tesserà con i suoi
dipinti un filo rosso tra i luoghi aperti alle visite. Un museo diffuso legato tutto da FerdinanDea, dove in ogni luogo si potrà scoprire un’opera.
A SCIACCA dunque ritornano Le Vie dei Tesori – da sabato 26 marzo a domenica 10 aprile, con il supporto del Comune – con questa edizione inedita
che precede di poco la Pasqua, tre weekend in cui si potranno visitare alcuni luoghi simbolo della cittadina, prima fra tutti la chiesa dello Spasimo che,
chiusa da anni, aveva riaperto le porte durante l’edizione autunnale del festival, divenendo subito un sito importante di ripartenza e recupero del territorio. Poi
torri campanarie, collezioni private, case d’artista, giardini segreti, chiese dimenticate; il videomapping farà rivivere la forza della natura sul prospetto
del Museo del mare appena intitolato a Vincenzo e Sebastiano Tusa. Poi le esperienze e le passeggiate, tantissime: su un aereo biposto si volerà sulla città,
i sub più esperti potranno immergersi sul vulcano sommerso. Si potrà sfrecciare nei vicoli stretti su una coloratissima apecar, visitare le botteghe
degli orafi e assistere al lavoro dei ceramisti, partecipare alla pesca in notturna o andare a lezione di uncinetto. E tanto altro.
“Un’edizione che ancora una volta mette in mostra la bellezza della nostra città, puntando a fare della Ferdinandea, un altro punto di forza della nostra comunità
– intervengono il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti e il vicesindaco e assessore comunale alla Cultura Gisella Mondino – e un luogo unico per i
visitatori che a breve avranno un motivo in più per trascorrere brevi o lunghi periodi a Sciacca. La Fondazione, su richiesta dell’amministrazione, donerà al
termine del festival un progetto di massima per la realizzazione di un museo multimediale sulla Ferdinandea all’interno del Museo del Mare. Vogliamo infatti
dotare Sciacca, tramite il PNRR, di una nuova e moderna esperienza museale che, coniugando tecnologia e narrazione, consentirà ai visitatori di immergersi
nell’azzurro mare che abbraccia la Ferdinandea”.
La formula resta sempre quella del festival: basta programmare le proprie visite, sempre in modalità 4.0, acquistare i coupon on line e recarsi sul posto
dove si verrà guidati alla scoperta dei luoghi. È consigliata la prenotazione. Sul sito www.leviedeitesori.com a breve tutte le informazioni, e per gli
approfondimenti c’è il magazine, sempre sul portale web.
FERDINANDEA A SCIACCA
L’Isola Ferdinandea è il segreto meglio conservato di Sciacca, fonte di ispirazione per Flaubert, Verne e Pirandello, spunto infinito di narrazioni.
L’isola che sfugge ai potenti e ritorna alla natura, simbolo di resistenza e di pace, oggi più che mai. “Ho scoperto l’Isola Ferdinandea trent’anni fa, grazie
all’opera del grande artista Franco Gulino che ne ha fatto un’icona di libertà e di pace che sfugge alla bramosia di potere dell’uomo – dice Laura Anello,
presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – e da allora sogno di dedicarle un progetto per riportare alla luce la sua storia, per farne patrimonio comune. Il
destino ha voluto che succedesse adesso, quando il messaggio che ci ha lasciato Ferdinandea è diventato di attualità drammatica. Celebriamo così a nostro modo
il valore della pace e il rifiuto della violenza”. Il festival si srotolerà come un unico percorso a tappe, sulla scia delle opere di Gulino che, simili a orme
indelebili, condurranno il percorso nei luoghi e nei diversi appuntamenti, che rinsalderanno il rapporto della città con il mare, gli artigiani, il tempo. Un
programma, nato con il supporto del Comune di Sciacca, realizzato in collaborazione con numerose associazioni del territorio. Si visiteranno, oltre
alla chiesa dello Spasimo, anche il Fazello (il complesso gotico catalano della famiglia del frate domenicano, padre della Storia siciliana che oggi custodisce
tesori d’arte che abbracciano mezzo millennio di storia, una sezione figulina e una settecentesca “Sacra Famiglia” di Mariano Rossi); la torre campanaria
della chiesa di san Michele, il parallelepipedo perfetto, dove si completerà la visita con le dolci Cucchitelle delle monache; i tetti della Chiesa del Carmine
con la cappella segreta e un Cristo commovente, raggiungendo poi le campane.
Dalla chiesa di San Nicolò La Latina (la più antica di Sciacca, esempio concreto dello stile arabo normanno) si passerà al giardino segreto di Palazzo
Licata Borsellino dove vi racconteranno dell’ova murina di Donna Beatrice. Riaprono le porte le residenze private: Casa De Cicco all’interno del
cinquecentesco Palazzo Rabingallo, accoglie presepi, cimeli, mobili antichi e manufatti in ceramica siciliana, che saranno mostrati dai padroni di casa; e
Casa Scaglione ricostruita nei dettagli come magione d’epoca dove è allestita una straordinaria mostra del Consorzio del Corallo che racconta la nascita e la
lavorazione dei coralli venuti alla luce dai fondali dell’Isola Ferdinandea. Un filo raccolto dal Museo del corallo Nocito dove invece saranno esposte antiche
stampe e preziosi gioielli antichi legati al racconto della Ferdinandea. Invece al Mudia scorreranno gli ex voto, quelli popolari in legno, e quelli nobili e
intarsiati. Si entrerà anche alla Casa circondariale che era il chiostro del convento del Carmine, eretto nel XIII secolo dai Perollo e dai Carmelitani, da
poco arrivati a Sciacca; e nelle antiche e sorprendenti grotte preistoriche del Caricatore che divennero le granaie, e ospitarono il famoso oro biondo che rese
Sciacca uno dei quattro Vicariati in Sicilia, sede della Zecca.
LE ESPERIENZE
1. In cielo, in mare, via terra: perché difficilmente si dimenticherà il momento in cui si proverà l’ebbrezza di guidare (seppure per pochi attimi) un biposto. Chi
possiede un brevetto da sub, potrà immergersi sul vulcano, là dove emerse l’isola Ferdinandea, facendo amicizia con anemoni gioiello, stelle marine,
torpedini e barracuda, delfini e tartarughe … fino all’interno del cono vulcanico.
2. Ma si potrà anche salire in bici e percorrere la strada del mare, che potrete anche ammirare dalla barca; o pescare di notte alici e sardine alla luce delle
lampare, creare una saponetta profumata o partecipare a un laboratorio di uncinetto; e poi c’è il giardino di casa Scandaglia per un laboratorio green, a
contatto con la natura. Ma si potrà anche assistere alla performance degli artigiani: che sono tanti, ci sono gli orafi come Pippo Conti che lavorano ancora
il corallo come una volta; Antonio Carlino che costruisce statuine in uniforme o Salvatore Sabella che è affascinato dagli smalti.
Tutto su www.leviedeitesori.com
GLI EVENTI
Al programma di visite, passeggiate e esperienze, si accompagna un programma di eventi speciali: nella chiesa dello Spasimo sarà allestita la personale di
Franco Accursio Gulino che, dopo “Domus” inaugurata in autunno, presenta “Ferdinandea. Lo studio del pensiero”, curata da Anthony Francesco Bentivegna
e costruita raccogliendo il filo di FerdinanDea. L’ispirazione di Gulino parte dagli anni Settanta, quando l’artista ha avvicinato il mito dell’isola emersa dalle
acque, trasformandola in una Terra promessa e rifugio degli oppressi, ma anche forma di denuncia contro i potenti. La mostra diventa così un’esperienza
immersiva nel pensiero artistico di Gulino, tra tele, sculture, installazioni, proiezioni, pannelli biografici, didascalici, fotografici e performance. All’interno
della mostra sarà allestito “lo studio del pensiero”, alla luce di una candela, destinato alla meditazione e alla scrittura. La mostra precede e inaugura il
festival, venerdì 25 marzo alle 18.
Era Ferdinandea sarà invece il videomapping coinvolgente che OddAgency proietterà sul prospetto del Museo del Mare per ricreare la potenza della
Natura, l’unica a poter vantare diritti sull’isola Ferdinandea. Un evento unico e spettacolare, dal forte significato simbolico: la nascita e la morte di una terra
libera che l’uomo non riuscì mai a possedere. Tra gli eventi cui si sta lavorando, anche un reading teatralizzato sulla storia dell’isola, a cura di Franco Bruno (26
marzo); e la presentazione del progetto di fruizione multimediale dell’attuale Museo del Mare .
LE PASSEGGIATE
Le passeggiate de Le Vie dei Tesori – uno dei progetti più amati dal pubblico, costruite con le associazioni del territorio – saranno otto, tutte affascinanti. Si
potrà partire alla ricerca degli antichi mulini a acqua, cercare le tracce del regista Pietro Germi che qui girò due film; andare in bici e salire in apetaxi e
lanciarsi a rotta di collo tra i vicoli stretti e antichi; contare le icone nel quartiere dei marinai o cercare le nobildonne medievali. E tanto altro. Tutte da
prenotare su www.leviedeitesori.com
COME PARTECIPARE
Per partecipare a FerdinanDea basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate, gli eventi e le esperienze, i
coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se
ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore.
Info point all’Ufficio turistico – corso Vittorio Emanuele, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13. tel. 0925.20478.